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Alessandra Gliro
PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA - TERAPEUTA DI COPPIA
Disturbi d' Ansia
Attacchi di Panico:
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L’attacco di panico è una condizione parossistica in cui, improvvisamente, in assenza di stimoli oggettivamente stressanti, la persona sperimenta una condizione intensa di ansia, accompagnata da una serie di sintomi somatici e psichici (almeno 4 dei seguenti):
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palpitazioni, tachicardia
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sudorazione
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tremori fini o a grandi scosse
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dispnea o sensazioni di soffocamento
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sensazione di asfissia
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dolore o fastidio al petto
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nausea o disturbi addominali
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sensazione di vertigine, di instabilità, di “testa leggera” o di svenimento
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brividi o vampate di calore
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parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
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derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi)
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paura di perdere il controllo o di “impazzire”
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paura di morire
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L’attacco di panico è sempre vissuto in modo drammatico (soprattutto il primo, che si fissa nella memoria in modo indelebile), ed è accompagnato dalla sensazione di essere in grave pericolo e spesso da una sintomatologia simile a quella che precede l’infarto.
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Il disturbo di panico si manifesta con un primo attacco, inaspettato e ingiustificato, che è notevolmente disturbante e angosciante per la persona, che lo ricorda in modo vivido anche a distanza di anni.
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La crisi di ansia acuta ha di solito una durata da 5 a 20 minuti e inizia quasi sempre con una sintomatologia fisica a cui si accompagna ansia psichica, paura di impazzire o di perdere il controllo.
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La persona non sa dire da cosa è spaventato e subito dopo l’attacco appare turbato e prostrato.
A questo primo attacco segue una serie di altre crisi di panico che possono avere una frequenza molto variabile: da pochi attacchi nell’ arco di un anno a diversi attacchi al giorno per un periodo variabile e talora anche molto lungo.
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Le condotte di evitamento inducono inizialmente il paziente a rinunciare agli spostamenti più lunghi e impegnativi, poi a limitare i movimenti nel raggio di una breve distanza da casa, infine a percorrere solo poche centinaia di metri dalla propria abitazione.
In alcuni casi, la persona finisce per non uscire più di casa se non accompagnato.
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COSA FARE
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- NON EVITARE le situazioni che spaventano o preoccupano: l' evitamento genera un benessere solo momentaneo, ma aumenterò il livello di ansia nelle situazioni future.
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- INIZIARE UN PERCORSO DI PSICOTERAPIA, che permetterà la risoluzione del problema in tempi rapidi.
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Contatti
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Dott.ssa Alessandra Gliro
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